La Congiura de’ Pazzi

Premessa: nel mondo esistono cose talmente belle da non poterle descrivere, le si può solo
vivere. Fondata negli anni ’40, la Congiura de’ Pazzi si ispira, anche nel nome, all’evento storico del 1478. A guidare la Congiura v’è il Magnifico Principe, che agisce con la misericordia
contro i suoi nemici. I suoi colori sono il verde e il nero. I suoi legami sono perenni, e di questi ne siamo fieri. Chi entra in Congiura si trova a far parte di una famiglia di pazzi ventenni che ama le sfide, l’avventura, e l’ebbrezza. C’è una certa forma in cotanta follia che, chi ha onore per la caccia, può capire. C’è una certa irriverenza che attraversa Congiura come una corrente elettrica, pericolosa per chi la tocca. Narrano le antiche storie di Bacco, Tabacco e Venere onorati a sazietà nelle lunghe notti invernali, ed è proprio in una notte speciale di queste che si festeggia la giovinezza. Segno distintivo per riconoscere chi fa parte di Congiura è che: se non sono pazzi non li vogliamo. Infine, si sappia che ancora e per sempre i Pazzi vivranno e resteranno se stessi.